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16-09-2025IT SYSTEMS MANAGEMENT

Gestione rischi informatici: guida per aziende e IT manager

Scopri come gestire i rischi informatici aziendali: strategie, strumenti e buone pratiche per proteggere infrastrutture IT e dati sensibili.

La gestione dei rischi informatici è oggi un’attività cruciale per proteggere il business da attacchi sempre più sofisticati. Per questo è fondamentale analizzare a fondo:

  • Cos’è la gestione dei rischi informatici;
  • Le principali minacce;
  • Le fasi della gestione del rischio informatico;
  • Strumenti e tecnologie;
  • Il ruolo delle persone e delle policy aziendali;
  • Sicurezza come processo continuo e strategico.

In questo articolo scoprirai come affrontare la gestione rischi informatici con un approccio tecnico e strategico, utile a chi lavora nell’IT e vuole approfondire le best practice.

Cos’è la gestione dei rischi informatici

La gestione dei rischi informatici è un processo strutturato che permette alle organizzazioni di identificare, valutare e mitigare le minacce alla sicurezza dei propri sistemi IT.

Un modello per quantificare il rischio è espresso dalla formula:

Rischio = Minaccia × Vulnerabilità × Impatto

Dove:

  • Minacciarappresenta la probabilità che un attacco si verifichi (es. malware, phishing, accessi non autorizzati).
  • Vulnerabilitàindica le debolezze del sistema che potrebbero essere sfruttate (es. software non aggiornato, configurazioni errate).
  • Impattomisura le conseguenze finanziarie, operative o reputazionali di un incidente.

Questa formula evidenzia come un rischio aumenti in modo esponenziale se anche solo uno di questi elementi cresce.

In questo contesto è evidente come l’IT System Management sia strettamente legato alla gestione dei rischi informatici, perché una governance IT efficace non può prescindere da solide pratiche di cyber risk management.

Le principali minacce per la sicurezza IT aziendale

Le aziende oggi affrontano un panorama di rischi per la sicurezza informatica sempre più complesso. Ecco alcune delle minacce più rilevanti:

  • Malware e ransomware. Software dannosi progettati per infiltrarsi nei sistemi, rubare dati o bloccare l’accesso agli stessi fino al pagamento di un riscatto. Il ransomware rappresenta una delle minacce più critiche, anche per le PMI.
  • Phishing e attacchi di social engineering. Tecniche che sfruttano l’inganno per indurre gli utenti a rivelare credenziali o informazioni sensibili. Questi attacchi avvengono spesso via email, ma anche tramite SMS o app di messaggistica.
  • Errori umani. Configurazioni errate, password deboli o l’apertura inconsapevole di allegati pericolosi possono creare falle nella cybersecurity aziendale.
  • Accessi non autorizzati. Sistemi compromessi a causa di politiche di controllo degli accessi inefficaci, mancanza di autenticazione a più fattori o privilegi eccessivi.
  • Vulnerabilità software. Bug e falle nei sistemi operativi o nelle applicazioni che possono essere sfruttati da cybercriminali.

Con l’espansione dello smartworking, del cloud e del BYOD, la superficie d’attacco si è ampliata, rendendo ancora più essenziale una strategia di gestione dei rischi informatici ben definita.

Le fasi della gestione del rischio informatico

Gestire correttamente i rischi informatici significa adottare un processo articolato in quattro fasi principali.

1. Identificazione dei rischi

Questa fase prevede il censimento dell’infrastruttura IT. Si tratta di mappare asset fisici e digitali, dai server alle workstation, dalle applicazioni alle reti, fino a dispositivi mobili e ambienti cloud.

Solo così è possibile individuare i potenziali punti di vulnerabilità, favorendo una puntuale identificazione delle minacce informatiche.

2. Valutazione dei rischi

Dopo aver identificato i rischi è necessario stimare la probabilità che si verifichino e il loro impatto su dati, operatività e reputazione.

Questo si può fare tramite una matrice qualitativa o con metodi quantitativi, utili a stabilire le priorità di intervento.

3. Mitigazione dei rischi

In questa fase si definiscono e implementano contromisure tecniche come firewall e crittografia, ma anche organizzative come policy, formazione, controllo accessi e backup.

La mitigazione dei rischi IT deve tener conto sia degli aspetti tecnologici sia delle procedure interne.

4. Monitoraggio continuo

Il rischio informatico è dinamico, quindi serve un monitoraggio costante. Aggiornare periodicamente valutazioni e piani di intervento consente di mantenere alta l’efficacia delle misure di sicurezza.

Un esempio è l’evoluzione rapida degli attacchi ransomware mirati, che possono passare inosservati per settimane e poi cifrare dati critici bloccando le operazioni aziendali.

Questo dimostra quanto sia fondamentale un’osservazione costante e una gestione rigorosa della cybersecurity per prevenire interruzioni gravi delle attività aziendali.

Strumenti e tecnologie per supportare la gestione dei rischi

L’uso di software specifici è essenziale per rafforzare la gestione dei rischi informatici, perché rendono più efficiente la prevenzione, il rilevamento e la risposta agli incidenti. Vediamo quali è necessario implementare.

SIEM e Log Management

Questi strumenti raccolgono e analizzano in tempo reale i log generati da sistemi, applicazioni e dispositivi di rete.

Piattaforme di IT Systems Management evolute, come NetEye, offrono funzioni dedicate a SIEM e Log Management.

Asset Management

Strumenti di asset management IT permettono una mappatura aggiornata dell’infrastruttura, individuano dispositivi non conformi e software obsoleti.

Anche in questo caso, NetEye è un esempio di soluzione completa che offre un modulo specifico per la gestione degli asset.

Monitoring e alerting

Soluzioni di monitoring controllano costantemente lo stato dei sistemi generando alert al superamento di soglie critiche.

Icinga, ad esempio, si integra nei processi di monitoring e permette di configurare notifiche su parametri personalizzati, offrendo un controllo granulare delle infrastrutture.

Scanner di vulnerabilità e gestione patch

Questi strumenti individuano falle di sicurezza nei sistemi e semplificano l’applicazione delle patch, riducendo il rischio di exploit.

Il ruolo delle persone e delle policy aziendali

Una strategia di risk management non può basarsi solo sulla tecnologia. Le persone rappresentano l’anello più vulnerabile della catena di sicurezza.

Occorre puntare su:

  • Programmi di security awareness;
  • Formazione continua;
  • Simulazioni phishing;
  • Corretta gestione delle password.

Accanto alla formazione servono policy aziendali chiare su accessi, dispositivi e risposta agli incidenti.

Una governance IT realmente efficace integra regole, strumenti e comportamenti.

Sicurezza come processo continuo e strategico

La gestione dei rischi informatici non è un’attività una tantum, ma un percorso costante di miglioramento che coinvolge persone, processi e tecnologie.

Solo un approccio proattivo può garantire una protezione efficace nel tempo.

Per le aziende che vogliono mantenere un livello di sicurezza adeguato, è fondamentale considerare questa pratica come parte integrante della strategia aziendale, allocando risorse dedicate, formando regolarmente il personale e mantenendo aggiornati strumenti e politiche di sicurezza.

 

 

 

 

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