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Ci impegniamo a supportare diversi settori fornendo soluzioni IT essenziali per favorire la crescita aziendale attraverso l’automazione e la digitalizzazione dei processi.
Il Security Risk Management è diventato un pilastro imprescindibile per ogni azienda che voglia proteggere dati, processi e continuità operativa dalle minacce digitali sempre più sofisticate.
Oggi non basta più implementare soluzioni tecniche, ma serve un approccio strutturato che combini prevenzione, risposta e governance.
In questo articolo vedremo:
Continua a leggere per approfondire ogni aspetto e capire come applicarlo nella tua azienda.
Il Security Risk Management è l’insieme delle pratiche e dei processi che consentono di identificare, analizzare e gestire i rischi legati alla sicurezza informatica. Non si limita alla protezione tecnica dei sistemi, ma comprende anche la valutazione preventiva delle minacce e la pianificazione di risposte efficaci agli incidenti.
Fa parte a pieno titolo della governance IT, perché orienta decisioni strategiche e garantisce che la gestione dei rischi sia integrata nella cultura e nei processi aziendali.
Le aziende più evolute adottano riferimenti internazionali come ISO/IEC 27005, che fornisce linee guida specifiche sulla gestione del rischio di sicurezza delle informazioni, o il approccio NIST (National Institute of Standards and Technology), ampiamente utilizzato in contesti regolamentati.
In questo modo, il Security Risk Management si collega strettamente all’IT System Management, assicurando che le politiche di gestione dei sistemi supportino gli obiettivi di resilienza e conformità.
Il contesto tecnologico odierno ha aumentato l’esposizione alle cyber minacce aziendali, rendendo la gestione dei rischi informatici una priorità strategica.
L’aumento di attacchi ransomware, la vulnerabilità crescente delle supply chain digitali e le minacce persistenti avanzate (APT) dimostrano quanto sia fragile l’ecosistema digitale.
Inoltre, la superficie d’attacco si è estesa con l’adozione massiccia di cloud, smartworking e dispositivi BYOD (Bring Your Own Device), aumentando i punti di ingresso per possibili violazioni.
Le conseguenze non si fermano ai soli danni tecnici. Una violazione che comporta la perdita di dati può causare perdita di fiducia da parte di clienti e partner, oltre a sanzioni pesanti legate a normative come il GDPR.
Quindi, proteggere i dati aziendali significa tutelare anche la reputazione e la solidità legale dell’impresa.
Per affrontare la gestione dei rischi IT in modo strutturato, le aziende si affidano a framework riconosciuti che offrono metodologie solide per la valutazione e mitigazione delle minacce. Tra i principali standard troviamo:
A seconda delle esigenze (certificazioni, presenza internazionale o necessità di risk quantification) è possibile scegliere o integrare più approcci.
In questo contesto si inserisce anche il concetto di gestione dei rischi informatici, che trova in questi modelli la base metodologica per essere applicato in modo efficace.
Implementare un modello di gestione del rischio IT richiede un percorso metodico che coinvolge diverse aree aziendali. Ecco le quattro fasi fondamentali:
Per misurare l’efficacia della sicurezza IT, servono indicatori chiari che evidenzino punti di forza e aree da migliorare. Alcuni dei KPI per la cybersecurity più significativi sono:
Questi indicatori di performance permettono di valutare nel tempo la solidità del piano di gestione dei rischi e di dimostrare i risultati a stakeholder e direzione.
Una gestione avanzata dei rischi informatici non può prescindere dall’integrazione di questo processo nella governance IT aziendale. Significa andare oltre la semplice protezione tecnica dei sistemi e sviluppare una visione strategica che guidi in modo consapevole l’intero percorso di digitalizzazione.
Il Security Risk Management si intreccia con:
Questo approccio porta numerosi vantaggi, tra cui:
In definitiva, collegare la sicurezza informatica e compliance alla governance permette di trasformare la gestione dei rischi in un elemento concreto a supporto della tutela e della crescita del business.
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At Teclib has has been responsible for Central and Eastern Europe for almost 3 years. She assists partners in finalizing the sale of professional GLPI subscriptions and in developing GLPI’s visibility in their respective countries.
Stefano Radaelli si occupa di ICT Security dal 1997 come consulente per diverse multinazionali su tematiche quali IT GRC e Security Incident and Event Management. Dal 2023 è entrato a far parte del Team Italia di Elastic con la qualifica di Senior Solution Architect dove si occupa di tematiche di Security & Observability.
Fa parte del Gruppo Würth dal 2010 e nel corso degli anni si e’ sempre principalmente occupato del mantenimento e sviluppo del prodotto NetEye. Appassionato di tecnologia e innovazione con un particolare debole per gli aspetti di cybersecurity, oggi e’ team leader della ricerca e sviluppo di NetEye.
PhD, dal 2015 consulente senior per i processi e le soluzioni di IT service management e asset management, con applicazioni OSS (GLPI, Znuny/OTRS/EriZone) e l’ecosistema Atlassian (JSM, Assets), lavorando sia sul mercato tedesco (DACH) che su quello italiano.
È uno dei pochi consulenti in Italia con un’esperienza approfondita di OTRS/Znuny ed attualmente uno dei pochi esperti GLPI sul mercato tedesco, in partnership con TecLib.
Appassionata di sicurezza informatica con una forte inclinazione per la sicurezza offensiva e il red teaming lavora in Wuerth Phoenix da 2 anni.
Fa parte di Würth Phoenix da tre anni. Specializzato in cyber security, si occupa principalmente di red teaming e penetration tests, garantendo alti standard di sicurezza per i clienti di Würth Phoenix.
Opera nel mondo della cybersecurity da più di 20 anni, proponendo attività di consulenza e hacking etico. Affianca le aziende eseguendo simulazioni di attacco su diversi ambiti (Network Infrastructure, Application Security, Physical Security Control, Business Process, Human Behavior, SCADA/PLC) volte a trovare le vulnerabilità e a sanarle prima che possano essere sfruttate dai cybercriminali. Ideatore della Cyber Threat Intelligence Platform SATAYO. Appassionato di ingegneria sociale, ha sviluppato il gioco di ruolo ETEL – Exploiting The Eighth Layer, con l’obiettivo di verificare le vulnerabilità lato umano.
Lavora da 10 anni nel campo della sicurezza informatica, con un solido background in DevSecOps e sicurezza offensiva.
Nel red team di Würth Phoenix, ha il compito di pensare come un’attaccante e di mettere in pratica le tecniche di hacking al fine di individuare falle di sicurezza nei sistemi delle aziende.
Ha iniziato la sua carriera nel 1991 presso Würth Italia come sviluppatore C per implementare la nuova logistica a Egna con passione per l’ingegneria del software e la tecnologia.
Nel corso degli anni, ha affinato le sue competenze in materia di leadership, strategia di prodotto e cybersecurity.
Guida NetEye con passione
Con 2024 è a capo del Centro di Cyber Defense
IT Professional presso RAS
CIO presso Menz&Gasser
CIO presso Diennea
IT Service Management/Technical Analyst presso CSE
Channel Manager Europa Sud presso Atlassian
Fa parte del Gruppo Würth dal 2003 e nel corso degli anni ha ricoperto molteplici ruoli a livello internazionale.
Oggi è il leader del team di gestione tecnica dell’ecosistema aziendale di Atlassian per il Gruppo Würth e coordina il servizio gestito.
Luciano Quartarone ha più di 20 anni di esperienza nel campo dell’ICT, con particolare focus alle PKI, firme elettroniche e sistemi di conservazione. Ha lavorato su numerosi progetti di system integration specializzandosi nel campo della sicurezza delle informazioni, nell’analisi del rischio e nella conformità alle norme nazionali e internazionali su questi ambiti. Inoltre, è un Senior Lead auditor ISO/IEC 27001 e trainer certificato presso il PECB, nonché Senior Lead Implementer presso lo stesso ente. Partecipa alla Commissione UNINFO UNI/CT 510 su Sicurezza, alla Commissione UNINFO UNI/CT 522 su e-Business e i servizi finanziari ed alla UNI/CT 533 Intelligenza Artificiale.
Attualmente è anche Convenor della UNI/CT 501 – GL 03 “Distruzione dei supporti di dati”. Ha collaborato alla redazione di diverse norme riguardanti la sicurezza delle informazioni, la conservazione dei dati a lungo termine, la distruzione dei supporti dati e la definizione di profili professionali per la sicurezza delle informazioni e la protezione dei dati personali. Da dicembre 2018 ricopre il ruolo di CISO e Data Protection Officer presso Archiva Group.
Project Manager, Technical Presale e Fullstack Developer con oltre 20 anni di esperienza ha ricoperto praticamente tutti i principali ruoli tecnici ed organizzativi nel mondo IT. Vive ai piedi delle Alpi, ama creare progetti di successo e relazioni durature con colleghi e clienti. Collabora con WürthPhoenix da oltre 10 anni ed è stato uno dei creatori della soluzione di Service Management EriZone. Consulente per i clienti entreprise dell’azienda e technical presale, affianca il team Sales e il team Delivery per garantire continuità ed efficacia dei progetti, garantendo una visione customer oriented.