Gestisci i processi aziendali in modo più efficiente, migliora la produttività e promuovi la collaborazione tra dipartimenti.
Monitora e gestisci in modo olistico e automatico l’intero ambiente IT per avere tutto sotto controllo in minor tempo.
Migliora l’efficienza, l’affidabilità e la qualità dei servizi IT con una soluzione in grado di soddisfare sia gli utenti sia la clientela.
Ci impegniamo a supportare diversi settori fornendo soluzioni IT essenziali per favorire la crescita aziendale attraverso l’automazione e la digitalizzazione dei processi.
La gestione dei rischi informatici è oggi un’attività cruciale per proteggere il business da attacchi sempre più sofisticati. Per questo è fondamentale analizzare a fondo:
In questo articolo scoprirai come affrontare la gestione rischi informatici con un approccio tecnico e strategico, utile a chi lavora nell’IT e vuole approfondire le best practice.
La gestione dei rischi informatici è un processo strutturato che permette alle organizzazioni di identificare, valutare e mitigare le minacce alla sicurezza dei propri sistemi IT.
Un modello per quantificare il rischio è espresso dalla formula:
Rischio = Minaccia × Vulnerabilità × Impatto
Dove:
Questa formula evidenzia come un rischio aumenti in modo esponenziale se anche solo uno di questi elementi cresce.
In questo contesto è evidente come l’IT System Management sia strettamente legato alla gestione dei rischi informatici, perché una governance IT efficace non può prescindere da solide pratiche di cyber risk management.
Le aziende oggi affrontano un panorama di rischi per la sicurezza informatica sempre più complesso. Ecco alcune delle minacce più rilevanti:
Con l’espansione dello smartworking, del cloud e del BYOD, la superficie d’attacco si è ampliata, rendendo ancora più essenziale una strategia di gestione dei rischi informatici ben definita.
Gestire correttamente i rischi informatici significa adottare un processo articolato in quattro fasi principali.
Questa fase prevede il censimento dell’infrastruttura IT. Si tratta di mappare asset fisici e digitali, dai server alle workstation, dalle applicazioni alle reti, fino a dispositivi mobili e ambienti cloud.
Solo così è possibile individuare i potenziali punti di vulnerabilità, favorendo una puntuale identificazione delle minacce informatiche.
Dopo aver identificato i rischi è necessario stimare la probabilità che si verifichino e il loro impatto su dati, operatività e reputazione.
Questo si può fare tramite una matrice qualitativa o con metodi quantitativi, utili a stabilire le priorità di intervento.
In questa fase si definiscono e implementano contromisure tecniche come firewall e crittografia, ma anche organizzative come policy, formazione, controllo accessi e backup.
La mitigazione dei rischi IT deve tener conto sia degli aspetti tecnologici sia delle procedure interne.
Il rischio informatico è dinamico, quindi serve un monitoraggio costante. Aggiornare periodicamente valutazioni e piani di intervento consente di mantenere alta l’efficacia delle misure di sicurezza.
Un esempio è l’evoluzione rapida degli attacchi ransomware mirati, che possono passare inosservati per settimane e poi cifrare dati critici bloccando le operazioni aziendali.
Questo dimostra quanto sia fondamentale un’osservazione costante e una gestione rigorosa della cybersecurity per prevenire interruzioni gravi delle attività aziendali.
L’uso di software specifici è essenziale per rafforzare la gestione dei rischi informatici, perché rendono più efficiente la prevenzione, il rilevamento e la risposta agli incidenti. Vediamo quali è necessario implementare.
Questi strumenti raccolgono e analizzano in tempo reale i log generati da sistemi, applicazioni e dispositivi di rete.
Piattaforme di IT Systems Management evolute, come NetEye, offrono funzioni dedicate a SIEM e Log Management.
Strumenti di asset management IT permettono una mappatura aggiornata dell’infrastruttura, individuano dispositivi non conformi e software obsoleti.
Anche in questo caso, NetEye è un esempio di soluzione completa che offre un modulo specifico per la gestione degli asset.
Soluzioni di monitoring controllano costantemente lo stato dei sistemi generando alert al superamento di soglie critiche.
Icinga, ad esempio, si integra nei processi di monitoring e permette di configurare notifiche su parametri personalizzati, offrendo un controllo granulare delle infrastrutture.
Questi strumenti individuano falle di sicurezza nei sistemi e semplificano l’applicazione delle patch, riducendo il rischio di exploit.
Una strategia di risk management non può basarsi solo sulla tecnologia. Le persone rappresentano l’anello più vulnerabile della catena di sicurezza.
Occorre puntare su:
Accanto alla formazione servono policy aziendali chiare su accessi, dispositivi e risposta agli incidenti.
Una governance IT realmente efficace integra regole, strumenti e comportamenti.
La gestione dei rischi informatici non è un’attività una tantum, ma un percorso costante di miglioramento che coinvolge persone, processi e tecnologie.
Solo un approccio proattivo può garantire una protezione efficace nel tempo.
Per le aziende che vogliono mantenere un livello di sicurezza adeguato, è fondamentale considerare questa pratica come parte integrante della strategia aziendale, allocando risorse dedicate, formando regolarmente il personale e mantenendo aggiornati strumenti e politiche di sicurezza.
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At Teclib has has been responsible for Central and Eastern Europe for almost 3 years. She assists partners in finalizing the sale of professional GLPI subscriptions and in developing GLPI’s visibility in their respective countries.
Stefano Radaelli si occupa di ICT Security dal 1997 come consulente per diverse multinazionali su tematiche quali IT GRC e Security Incident and Event Management. Dal 2023 è entrato a far parte del Team Italia di Elastic con la qualifica di Senior Solution Architect dove si occupa di tematiche di Security & Observability.
Fa parte del Gruppo Würth dal 2010 e nel corso degli anni si e’ sempre principalmente occupato del mantenimento e sviluppo del prodotto NetEye. Appassionato di tecnologia e innovazione con un particolare debole per gli aspetti di cybersecurity, oggi e’ team leader della ricerca e sviluppo di NetEye.
PhD, dal 2015 consulente senior per i processi e le soluzioni di IT service management e asset management, con applicazioni OSS (GLPI, Znuny/OTRS/EriZone) e l’ecosistema Atlassian (JSM, Assets), lavorando sia sul mercato tedesco (DACH) che su quello italiano.
È uno dei pochi consulenti in Italia con un’esperienza approfondita di OTRS/Znuny ed attualmente uno dei pochi esperti GLPI sul mercato tedesco, in partnership con TecLib.
Appassionata di sicurezza informatica con una forte inclinazione per la sicurezza offensiva e il red teaming lavora in Wuerth Phoenix da 2 anni.
Fa parte di Würth Phoenix da tre anni. Specializzato in cyber security, si occupa principalmente di red teaming e penetration tests, garantendo alti standard di sicurezza per i clienti di Würth Phoenix.
Opera nel mondo della cybersecurity da più di 20 anni, proponendo attività di consulenza e hacking etico. Affianca le aziende eseguendo simulazioni di attacco su diversi ambiti (Network Infrastructure, Application Security, Physical Security Control, Business Process, Human Behavior, SCADA/PLC) volte a trovare le vulnerabilità e a sanarle prima che possano essere sfruttate dai cybercriminali. Ideatore della Cyber Threat Intelligence Platform SATAYO. Appassionato di ingegneria sociale, ha sviluppato il gioco di ruolo ETEL – Exploiting The Eighth Layer, con l’obiettivo di verificare le vulnerabilità lato umano.
Lavora da 10 anni nel campo della sicurezza informatica, con un solido background in DevSecOps e sicurezza offensiva.
Nel red team di Würth Phoenix, ha il compito di pensare come un’attaccante e di mettere in pratica le tecniche di hacking al fine di individuare falle di sicurezza nei sistemi delle aziende.
Ha iniziato la sua carriera nel 1991 presso Würth Italia come sviluppatore C per implementare la nuova logistica a Egna con passione per l’ingegneria del software e la tecnologia.
Nel corso degli anni, ha affinato le sue competenze in materia di leadership, strategia di prodotto e cybersecurity.
Guida NetEye con passione
Con 2024 è a capo del Centro di Cyber Defense
IT Professional presso RAS
CIO presso Menz&Gasser
CIO presso Diennea
IT Service Management/Technical Analyst presso CSE
Channel Manager Europa Sud presso Atlassian
Fa parte del Gruppo Würth dal 2003 e nel corso degli anni ha ricoperto molteplici ruoli a livello internazionale.
Oggi è il leader del team di gestione tecnica dell’ecosistema aziendale di Atlassian per il Gruppo Würth e coordina il servizio gestito.
Luciano Quartarone ha più di 20 anni di esperienza nel campo dell’ICT, con particolare focus alle PKI, firme elettroniche e sistemi di conservazione. Ha lavorato su numerosi progetti di system integration specializzandosi nel campo della sicurezza delle informazioni, nell’analisi del rischio e nella conformità alle norme nazionali e internazionali su questi ambiti. Inoltre, è un Senior Lead auditor ISO/IEC 27001 e trainer certificato presso il PECB, nonché Senior Lead Implementer presso lo stesso ente. Partecipa alla Commissione UNINFO UNI/CT 510 su Sicurezza, alla Commissione UNINFO UNI/CT 522 su e-Business e i servizi finanziari ed alla UNI/CT 533 Intelligenza Artificiale.
Attualmente è anche Convenor della UNI/CT 501 – GL 03 “Distruzione dei supporti di dati”. Ha collaborato alla redazione di diverse norme riguardanti la sicurezza delle informazioni, la conservazione dei dati a lungo termine, la distruzione dei supporti dati e la definizione di profili professionali per la sicurezza delle informazioni e la protezione dei dati personali. Da dicembre 2018 ricopre il ruolo di CISO e Data Protection Officer presso Archiva Group.
Project Manager, Technical Presale e Fullstack Developer con oltre 20 anni di esperienza ha ricoperto praticamente tutti i principali ruoli tecnici ed organizzativi nel mondo IT. Vive ai piedi delle Alpi, ama creare progetti di successo e relazioni durature con colleghi e clienti. Collabora con WürthPhoenix da oltre 10 anni ed è stato uno dei creatori della soluzione di Service Management EriZone. Consulente per i clienti entreprise dell’azienda e technical presale, affianca il team Sales e il team Delivery per garantire continuità ed efficacia dei progetti, garantendo una visione customer oriented.